attention yaoi!!!! parental advisory explicit contenent xDDDD
questa è la prima di yugioh che ho scritto e stavo pensando di farla pubblicare dalla mia editrice... ma ovviamente dovrei cambiare nome dei personaaggi e di certo non mi va >___<
[IMG=http://img138.imageshack.us/img138/204/covercoloricopy.th.jpg][/IMG]made by yamiatem
Capitolo1 preludio di una disgrazia
Questa è la mia linea, ed è eterna, il confine che non potrò mai abbattere; datemi qualcosa di reale oltre questa oscurità, tu puoi capire la mia situazione piccolo? Non ci sono fiori in questo tempo, nessun angelo a guidare il mio cammino, solo queste semplici parole che trovo, le scrivo sulla sabbia calda del deserto, mia unica compagna. Ogni giorno 1 pezzo di me se ne va, e io mi sento così perso e vuoto una vita dedicata ad uno scopo inutile, conservare qualcosa che non serve + a nessuno. Una memoria perduta nei tempi, una maledizione, un’anima, che cosa nascondo i geroglifici sulla mia schiena? X me è solo dolore e disperazione. Non posso andarmene, non posso restare, sono 1 fantasma oscuro che vaga in un mondo conosciuto solo dalla mia famiglia, vorrei provare a sorridere, ma sono troppo stanco di vivere così, un ragazzo di 17 anni imprigionato in 1 angusta tomba, guardo 1 cielo nero come la roccia e divento ancora + triste, asfissiato dalle stesse parole che sto dicendo.
Quando ho lasciato x sempre quel mondo pensavo che niente e nessuno mi avrebbe fermato, ma l’incontro con quei dolci occhi mi ha dato 1 altro limite, 1 altro confine invalicabile. È difficile da accettare, ma non posso + andarmene ora. Dicono che 1 cuore avvelenato non potrà mai cambiare, ma quello che è passato è passato.
Vivo della luce riflessa di qualcun altro, a volte questo bagliore fa male ai miei occhi troppo abituati all’oscurità, ormai posso vivere solo di te, non è vero Ryou?!
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Mi hai accecato x riuscire a vedere, a capire. Ora posso vedere solo te. Ma ancora mi chiedo come il mio obbiettivo possa essere cambiato così radicalmente; non posso ricordare quando sia avvenuto, xkè prima l’unico posto dove potevo vederti erano i miei sogni,mia piccola anima innocente. Me ne vorrei andare, conquistare quel potere degli oggetti millenari, quel potere oscuro che ho sempre voluto. Ora puoi portare via il mio cuore, un ladro come me non ne ha + bisogno. Sento che sto cambiando. Non ho mai voluto questo, ma ora l’unico posto dove vorrei stare è nelle braccia di 1 stupido ragazzino effeminato. 1 cuore avvelenato non potrà mai cambiare, non vorrei mai farti del male, ma se dovesse succedere ucciderei me stesso x farmi perdonare. Tu sei solo mio, non è vero Ryou?
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“questo è un tramonto come tanti altri…”pensò il ragazzo dai capelli bianchi, osservando i mille colori del cielo all’imbrunire. Mille pensieri nella mente, calde lacrime dagli occhi rigavano quel tenero viso fanciullesco, ancora troppo innocente x ritrovarsi in una situazione così. Bakura Ryou, era sempre stato un ragazzo solo, la sua bellissima diversità lo aveva ridotto alla solitudine. Non avevo una buona distinzione dei sentimenti provati x altre persone, visto che non ne aveva mai avuti, per questo appena una persona dimostrava qualsiasi tipo d interesse nei suoi confronti, lui cadeva ai suoi piedi, completamente soggiogato e inerme. Il problema sorgeva quando le persone a lui interessate erano 2, un ragazzo tenero e dolce e un assassino pronto a tutto. Bakura si trovò a pensare a quando aveva conosciuto Yuugi, suo amico e compagno di classe. All’inizio si era subito innamorato di lui, così dolce e sensibile; ma erano troppo simili caratterialmente x stare bene insieme, così, com’era cominciata, la sua cotta finì nel nulla. Ora, erano già 5 mesi che Marik Ishtar viveva in casa sua, nella città di Domino, dormendo in un letto posticcio e facendo qualche pulizia in casa x non essere proprio un peso. A Ryou piaceva questa situazione, almeno non rischiava di rimanere da solo con l’altro Bakura, quello che gli aveva sempre e solo provocato dolore, soprattutto da quando si era dichiarato apertamente… non c’era molto da fidarsi.
“Bakura?!che ci fai qui?” 1 voce lo riportò alla realtà, asciugandosi le lacrime si voltò.”ah, Jono-Uchi, sei tu!” “chi ti aspettavi? La fata turchina?!”. Ryou rise lievemente e poi tornò ad ammirare il tramonto, ormai quasi terminato. “allora?!tutto bene?” chiese Jono; l’altro si limitò ad un accenno col capo. “depresso vero? Ti capisco, con certi psicomani che ti circolano in casa… ^___^” “Jono, semplicemente non è un bel periodo, ma passerà vedrai, capita a tutti no?” un accenno di sorriso. “lo spero Bakura, bhè, torno alla mia corsetta,ci si vede a scuola!”l’amico in tuta da jogging si allontanò e Ryou decise allora che era ora di tornare verso casa. Le ferite sul petto inferte dall’anello millenario cominciarono a sputare un caldo liquido rosso e a pulsare di dolore,segno che x Akefia era giunto il momento di uscire;sapeva che non avrebbe mai potuto opporsi,lui, così debole,ma provò a farlo ragionare. “non ora Akefia,qui è pieno di gente, aspetta almeno di essere a casa!” “tsk,sai quanto mi può interessare della gente?!” disse una profonda voce che Bakura sentì venirgli da dentro; “è tutto il giorno che sono qui rinchiuso nella stanza dell’anima avrò diritto anche io ad un po’ di libertà no?!” Akefia percepì lo sforzo sovraumano che stava facendo il suo partner x trattenerlo, così decise di lasciar stare x il momento.
Ryou si affrettò ad arrivare nel suo appartamento,sapendo che l’altro Bakura non avrebbe tardato;corse su per le 4 rampe di scale e trafelato aprì velocemente la porta girando la chiave nella serratura. Marik non era in casa in quel momento, cosa avrebbe fatto Akefia?! Senza neanche il tempo di reagire il suo alterego si materializzò davanti a lui: erano identici,tranne che x quello sguardo truce e x la frangia + alzata. “bene, quello stupido guardia-tombe non c’è,così possiamo divertirci,giusto Ryou?!” detto questo Akefia lanciò il suo compagno al muro,impedendogli la fuga. Gli leccò a fondo una guancia,mentre Ryou cercò di divincolarsi ma era inutile opporsi, sarebbe stato ancora + faticoso e straziante x lui… “Ryou, scusa se ti faccio del male,ma lo sai,è l’unico modo che conosco x averti” –non piace nemmeno a me farti del male,ogni volta è doloroso anche x me, ma ti voglio Ryou!- pensò poi il ragazzo. Akefia cominciava ad ansimare,mentre prendeva in braccio il dolce Bakura e lo portava nella camera da letto.
Lo fece sdraiare sul morbido materasso e cominciò a privarlo dei vestiti,prima la giacchetta azzurra, poi la maglia a righe bianche e blu,Ryou nella sua testa chiamava disperatamente l’aiuto di Marik,quanto lo avrebbe voluto lì adesso. Akefia gli passò le mani sul petto,solcato dalle cicatrici ancora aperte che gli aveva inferto l’anello millenario. Quanto dolore aveva causato a quel povero ragazzo che ora stava subendo un’altra tortura ancora maggiore delle precedenti. Akefia fu percorso da un brivido quando a Ryou sgorgò una piccola lacrima dagli occhi serrati dalla paura; la leccò,era così affezionato a quel ragazzo,ormai lo sapeva bene, anche Bakura lo sapeva, eppure dal giorno in cui gli aveva aperto il suo cuore era diventato ancora + chiuso nei suoi confronti… era già stato troppo delicato con lui, di solito ciò che voleva se lo prendeva senza troppi complimenti,non è forse questo l’istinto di un ladro?
Sfilò i jeans azzurri e i boxer bianchi al ragazzo sotto di lui, poi toccò avidamente le sue parti intime,lavorando anche di bocca. Poi tirò fuori il suo sesso e lo appoggiò nell’apertura di Ryou.
Appena egli sentì il pene di Akefia penetrarlo, arrivò al limite della sua sopportazione e allo stremo delle forze sveni.
L’altro, forse un po’ deluso accomodò meglio Bakura nel letto, lo coprì e gli diede un bacio e una carezza, voleva farlo godere come non mai, ma ora il suo desiderio non poteva essere esaudito, così dando un’ultima occhiata al ragazzo addormentato, tornò dentro la sua stanza dell’anima sbuffando.
